Por Marco Bobbio:
Il quinto viaggio in Brasile per diffondere la filosofia di Slow Medicine è avvenuto tra settembre e ottobre 2019 grazie all’entusiasmo di Dario Birolini, al contributo economico dell’Istituto Norberto Bobbio di São Paulo, diretto da Celso Azzi, che ha anche finanziato la traduzione e pubblicazione del libro Troppa medicina (Medicina demais) con la casa editrice Manole, all’ospitalità di José Carlos.
Viaggio nel quale ho presentato 8 conferenze a São Paulo, Florianopolis, Porto Alegre e Veranopolis e ho potuto incontrare vecchi amici di Slow Medicine (Josè Carlos, Dario, Andrea Bottoni e Andrea Prates, Massimo, Vera, Suzana, Livia, Carla, Regis, Ana Lucia, Jaqueline) con i quali è sempre interessante scambiare opinioni e confrontare progetti, i colleghi di Choosing Wisely (Luis Correia e Guilherme Barcellos), altri medici attratti dalla nostra prospettiva di una medicina sobria, rispettosa e giusta (Breno Figueiredo Gomes di Belo Horizonte, Tania Lopes Brumdi Itaperuna, Rogerio Fortunato de Barros di Campinas) con cui è stato immediato stabilire una convergenza di idee e prospettive e infine Maria Eugenia Ferraz do Amaral Bodra del CEPISA (Center for Studies and Research on Health Law – USP) con cui si è discusso di conflitto di interessi mettendo a confronto l’esperienza di un clinico con quella di giuristi.
“O doente imaginado: medicina demais”.
“Slow medicine: a sua importância para Clínicos”.
In questi incontri, accompagnati da un ampio dibattito pubblico e da domande a livello personale, ho potuto constatare la diffusione dell’interesse per la filosofia di Slow Medicine, grazie al lavoro svolto dal gruppo dei fondatori di Slow Medicine Brasil che ha saputo essere presente nel web, in congressi e incontri e ha saputo divulgare un messaggio per una medicina meno condizionata dalla tecnologia.
Anche in Brasile c’è una crescente richiesta da parte dei medici di affrontare le nuove sfide della medicina, partendo da una visione orientata alle esigenze e alle aspettative dei medici, più che dettata dalle esigenze del marketing, per riportare i pazienti e le loro necessità al centro del lavoro clinico. La diffusione di Medicina demais sarà l’occasione per allargare la rete dei contatti, per venire a conoscenza di nuove esperienze e progetti che sono già avviati in Brasile, ma non sono conosciuti, per incontrare nuovi colleghi.
In questo mese di permanenza in Brasile non è stato solo occupato da impegni, incontri, conferenze, ma ho avuto anche l’occasione di visitare con mia moglie Lucia l’Amazzonia, alloggiando per 5 giorni in un resort a parecchie ore di distanza da Manaus, dove siamo stati isolati tra acqua e foresta senza internet e senza telefono, con l’opportunità di addentrarsi in sentieri all’interno dei boschi, di percorrere gli intricati bracci dove si intrecciano alberi e acqua, di esplorare stretti canali con la canoa, di fare il bagno nel fiume, di navigare nella notte per andare ad assistere al sorgere del sole. Un ambiente ancora incontaminato e stupendo.
A fine marzo 2020 sarò a Campinas e Sao Jose dos Campos dal 2 al 4 aprile a São Paulo e la settimana successiva a Itaperuna: un’altra occasione per mettere a confronto esperienze, per rinsaldare legami e per rilanciare progetti.